Ostuni  72017  (BR)

Chiesa di Santa Maria Assunta

È possibile navigare le slide utilizzando i tasti freccia

La cattedrale di Ostuni, dedicata a Santa Maria Assunta, fu costruita - probabilmente sul luogo della antica cattedrale romanica - a partire dalla seconda metà del XV secolo, durante l'episcopato di Nicola Arpone (1437-1470), e fu completata intorno al 1500.
L'assetto interno dell'edificio, a tre navate, trova riscontro nella facciata tripartita e suddivisa da slanciate lesene, culminanti in piccoli cibori.
La facciata è caratterizzata da un singolare coronamento mistilineo, consistente in un gioco di curve inflesse che terminano la cuspide centrale e di due curve estroflesse che chiudono le due navate laterali. Il margine superiore delle curve è profilato da una cornice continua definita a punta di diamante, mentre il margine inferiore è decorato da una cornice ininterrotta di archetti trilobati sorretti da protomi animali e umane.
I tre portali di ingresso, ad arco acuto lievemente carenato, sono incorniciati da membrature litiche decorate con un motivo a fune. Nella lunetta del portale centrale un altorilievo di pregevolissima fattura raffigura la Vergine in trono con il Bambino circondata da due angeli in volo che riceve l'omaggio, ai suoi piedi, del vescovo Nicola Arpone, raffigurato in ginocchio. Nelle lunette laterali appaiono raffigurazioni di San Giovanni e San Biagio, protettore di Ostuni, che reca un modellino della città nella mano.
I portali laterali sono sormontati da due oculi decorati da una raggiera con otto colonnine, mentre il portale principale è sovrastato dal grande rosone centrale, composto da un doppio giro di colonne - ventiquattro slanciate colonnine con capitelli legati tra loro da archetti trilobati nel cerchio maggiore, otto tozze colonnine nel cerchio minore - al centro del quale spicca in un rilievo a tutto tondo un Cristo Salvator Mundi, circondato da cherubini. Il rosone è orlato da uno spesso nastro decorativo aggettante, composto da fregi vegetali abitati da busti di profeti.
L'interno della cattedrale è stato notevolmente modificato a causa dei rimaneggiamenti che si sono susseguiti nel corso del tempo e appare denso di arredi e decorazioni tardo barocche. Il catino absidale è lievemente fuori asse rispetto all'andamento della navata principale.
La rimozione della cantoria e dell'organo collocati sul retro della facciata ha restituito, pur se molto abrasi, due capitelli dei semipilastri originari, databili al momento iniziale di erezione dell'edificio. Il capitello a sinistra del portale maggiore, caratterizzato, come l'altro, da un pulvino decorato da foglie di lattuga ripiegate, di gusto propriamente tardogotico, mostra l'echino decorato con scene della Passione di Cristo: si riconoscono l'Ecce homo, la Crocifissione, il Compianto sul Cristo morto e la Resurrezione. Dovevano corrispondergli altre scene nel capitello a destra, tra le quali si riconoscono la Resurrezione di Lazzaro e la Flagellazione. La qualità dei capitelli si attesta, come quella delle lunette dei portali, verosimilmente attribuibili alla medesima bottega, su un elevato prodotto di una matura bottega locale attiva tra la fine del XV e il primo quarto del secolo successivo.

Data ultimo aggiornamento: 20/02/2020

Documenti

Notizie Storiche

Informazioni di vario argomento e di carattere sia generale sia specifico che consentono la ricostruzione storica delle vicende del bene

    Unità Topografica

    Unità Topografica (UT): unità minima che concorre a definire un Sito. La definizione si applica a qualsiasi tipo di evidenza archeologica e architettonica, in qualsiasi stato di conservazione, che risulti coerente per categoria, funzione e ambito culturale di riferimento. Alcuni possibili esempi di UT sono: una torre costiera, una casa padronale all’interno di una masseria, una domus all’interno di una città romana, una tomba all’interno di una necropoli, un battistero o una chiesa o un campanile all’interno di un complesso episcopale.
    Codice Carta Beni Culturali Regione Puglia
    BRBIU000576

    Interpretazione

    Informazioni utili alla corretta e precisa lettura del bene: tipologia, categoria, funzione, tipo di evidenza e stato di conservazione
    Tipologia
    Chiesa
    Categoria
    Struttura per il culto
    Funzione
      Tipo di evidenza
      Strutture
      Stato di conservazione

        Cronologia

        Informazioni sugli estremi cronologici del bene
        Periodo storico
          Motivazione della cronologia

            Localizzazione

            Dati relativi alla localizzazione geografico-amministrativa del bene, alle modalità con le quali è stato individuato, alle tecniche con cui è stato localizzato e il supporto cartografico utilizzato, all’affidabilità del dato geografico
            Modalità individuazione
              Geometria
              Area/Poligono
              Metodo di localizzazione
              CAT (mappe o mosaici catastali)
              Tecnica di georeferenziazione
              Rilievo da cartografia senza sopralluogo
              Affidabilità della localizzazione geografico amministrativa
              Certo

              Relazioni con altri beni

              Informazioni sulle eventuali relazioni del bene con altri beni secondo la logica del contenuto/contenitore e sulle eventuali altre relazioni dirette
              Bene contenitore
              Relazioni dirette

                Condizione Giuridica ed Enti competenti

                Informazioni sulla proprietà/detenzione del bene, sui relativi enti competenti e sul loro ruolo
                Condizione Giuridica
                Proprietà Ente religioso cattolico
                Enti Competenti

                  Verificabilità e Fruizione e valorizzazione

                  Informazioni su eventuali verifiche alle quali è stato sottoposto il bene da parte di ricercatori o funzionari preposti e sul tipo di fruibilità del bene
                  Sito visitato da ricercatori o funzionari preposti:
                  Si
                  Tipo di fruibilita'
                  Edificio di culto

                  Ambito culturale

                  Ambito culturale cui è possibile ascrivere il bene: ad es. romanico pugliese, barocco leccese, ecc…

                  Fonti e documenti di riferimento

                  Informazioni sulla documentazione varia eventualmente disponibile per il bene: fotografica, grafica, video, ecc…

                    Bibliografia

                    Riferimenti bibliografici relativi al bene con indicazione di autore, titolo, anno di pubblicazione e pagine

                      Presenza in altre banche dati

                      Informazioni riguardanti l’eventuale presenza in altre banche dati (ISTAT, ICCD, DBunico, ecc…) e relativo codice identificativo.