La struttura del catalogo che costituisce CartApulia prevede il superamento del modello di censimento del bene isolato e adotta dei principi scientifici d’individuazione cartografica, seppur operando in modo intuitivo attraverso una mappa georeferenziata e un sistema di strumenti interattivi.
CartApulia garantisce un approccio alla ricerca strutturato su più livelli di fruizione: da quello meramente informativo, destinato a una rapida consultazione e individuazione del bene, sino a un piano altamente specialistico, in cui possono essere appresi alcuni dati relativi agli standard museali o informazioni di carattere scientifico (es. bibliografia specifica, dati cronologici, ecc.). Mediante CartApulia è stato possibile costruire una rete relazionale e tematica nella previsione di una continua ottimizzazione dei dati, al fine di creare uno strumento di monitoraggio per la tutela e la valorizzazione che concorre allo sviluppo della cultura (come stabilito dall’articolo 9 della Costituzione).
Ogni singolo bene è individuabile mediante uno specifico codice alfanumerico (codice Carta dei Beni Culturali Regione Puglia) che nella sua composizione distingue la provincia di appartenenza e quindi la specifica collocazione geografica.
Una serie di strumenti funzionali alla ricerca aiuta a comprendere l’evoluzione cartografica che opera CartApulia, superando il censimento del bene isolato a favore di una rete di relazioni che definiscono un contesto geografico e l’individuazione di tre specifiche aree di interesse: Beni Archeologici, Beni Architettonici e Luoghi Della Cultura, ovvero degli istituti destinati direttamente al godimento pubblico che svolgono un servizio di utilità sociale.
Ogni scheda di dettaglio si riconosce nelle tipologie espresse in conformità ai parametri dell’Istituto Centrale per il Catalogo e Documentazione (ICCD).
Al fine di individuare ogni bene presente sulla Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia si è proceduto alla catalogazione attraverso parametri cartografici, riconoscendo nell’Unità Topografica (UT) l’elemento minimo identificativo a livello topografico (una chiesa, una capanna, una torre, una struttura muraria, ecc.), per poi passare a definire un livello di rappresentazione più complesso, il Sito, che corrisponde ad una o più Unità Topografiche. Segue a questi un livello rappresentativo, ovvero un insieme stratigraficamente e topograficamente più complesso, il Sito Pluristratificato (CTS), identificato da un codice specifico e comprendente tutte le schede dei siti che lo compongono. Seguono delle descrizioni di dettaglio.
Unità Topografica (UT). È l’unità minima presente in CarpApulia, elemento che in questo ambito assume un significato e una definizione diversa da quella che il concetto indica tradizionalmente nell’archeologia dei paesaggi. L’UT rispetto all’insieme del Sito può essere uno degli edifici che compongono una masseria, una delle capanne che formano il villaggio o una delle tombe che compongono una necropoli. Questa scomposizione di tipo gerarchico consente, da un lato, un maggiore dettaglio nella lettura degli insediamenti e, dall’altro, di evitare il rischio della moltiplicazione di siti, derivante dall’attribuzione del rango di sito a qualunque tipo di evidenza.
Sito. Il concetto di Sito accomuna tutti i beni culturali censiti in CartApulia e consente il superamento delle definizioni di tipo disciplinare tra beni archeologici, beni architettonici e di altro tipo. Il sito è inteso come “ogni luogo dove la storia si sia depositata sotto forma di stratificazione” e come “porzione tridimensionale di spazio che reca in sé i segni del tempo, ovvero della quarta dimensione che lo ha plasmato” (Manacorda 2007).
Sito Pluristratificato. Si ricorre al concetto di Sito Pluristratificato per individuare la sovrapposizione stratigrafica di più siti.
Contesti Topografici Stratificati (CTS). I CTS sono insiemi di beni culturali di ogni tipo e di ogni epoca (chiese, castelli, masserie, ville romane, città storiche, necropoli, ecc.), complessi e stratificati, comprendenti elementi risalenti all’antichità più remota fino alla nostra epoca e connotati da una profonda e percepibile integrazione con il contesto paesaggistico circostante. L’individuazione dei CTS è stata condotta in particolare nelle aree rurali, al fine di densificare il valore identitario e paesaggistico del territorio. I CTS dunque non sono semplici concentrazioni di singoli siti, ma veri e propri sistemi, nei quali è possibile cogliere la stratificazione e le relazioni coevolutive che nel tempo hanno legato patrimonio culturale e ambientale. L’identificazione e la perimetrazione dei CTS prendono avvio dall’individuazione degli elementi aggreganti del sistema, che possono essere fattori fisico-ambientali e paesistici e/o fattori culturali, rilevanti attraverso un’attenta analisi dei dati a disposizione.
CartApulia è in grado, inoltre, di registrare una serie di relazioni tra beni visualizzate in maniera intuitiva nella sezione “Relazioni con altri beni” presente nelle schede di dettaglio. Tali relazioni possono essere di natura diretta (nel caso in cui il Bene Contenitore include nella sua struttura una serie di altri beni singoli) o indiretta (nel caso in cui un bene proveniente da uno specifico sito è custodito in un museo presente in un’altra realtà geografica).